NEOPLATONISMO-UMANESIMO E RINASCIMENTO

 NEOPLATONISMO

Il neoplatonismo fu l’ultima scuola filosofica del mondo antico. Sorse nel III sec d.C. e condusse una lotta contro il cristianesimo. Il fondatore della scuola fu Ammonio Sacca, che raccolse ad Alessandria numerosi discepoli. Fra essi il maggiore fu Plotino che aprì una scuola a Roma con molto successo. 

La terza fase della scuola si sviluppò ad Atene, nell’Accademia platonica, con Proclo che tornò con più rigore a Plotino. Ultimo maestro fu Damascio che ebbe tra i suoi discepoli Simplicio. In seguito l’imperatore Giustiniano impose la chiusura della scuola ed era così finita ufficialmente la filosofia antica.

Il neoplatonismo parte dal concetto di Dio inteso come assoluta trascendenza, come 'Uno', dal quale deriva il molteplice, ovvero il mondo.

UMANESIMO E RINASCIMENTO

Per molti secoli la cultura del Medioevo fu strettamente legata alla religione e alla Chiesa. Gli uomini colti erano quasi tutti degli ecclesiastici, i loro interessi riguardavano soprattutto le questioni relative alla fede cristiana e le loro letture erano principalmente le Sacre Scritture o le opere dei grandi autori cristiani. Fra il Trecento e il Quattrocento in Italia cominciò a svilupparsi una cultura non religiosa, che si rivolgeva all’uomo più che alla sua fede e che si rifaceva alla cultura del mondo classico e non a quella religiosa.

Proprio perché poneva l’attenzione sull’uomo, questa nuova tendenza della cultura fu chiamata Umanesimo.

L’Umanesimo è quindi un movimento culturale in cui la riscoperta della cultura classica si accompagnò a una nuova concezione del mondo: gli umanisti riscoprirono il valore dell’esistenza terrena, ponendo l’uomo al centro dell’universo. Si passa così da una visione teocentrica del mondo ad una visione antropocentrica.


Fra il Quattrocento e il Cinquecento ebbe inizio anche una nuova epoca di grandissimo sviluppo delle arti, della letteratura e delle scienze: il Rinascimento, termine utilizzato dal pittore e storico dell’arte Giorgio Vasari per sottolineare che fra il Quattrocento e il Cinquecento era iniziata “una nuova era di rinascita e rigenerazione dell'umanità”. Anche in questo caso l’Italia fu la sede di una straordinaria fioritura artistica. Grandi architetti come Brunelleschi, Bramante e Michelangelo rinnovarono il volto delle città, mentre pittori di immensa fama come Leonardo, Raffaello e Tiziano diventarono un modello per tutta l'Europa. L’arte tornò a raffigurare l’uomo e la natura.

In campo letterario le opere più rappresentative furono quelle di Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Niccolò Machiavelli, Francesco Guicciardini. 

L’interesse per l’uomo e la natura determinarono anche lo sviluppo della ricerca scientifica. In campo astronomico lo scienziato Niccolò Copernico presentò una teoria secondo la quale era la Terra a girare intorno al Sole (teoria eliocentrica o copernicana) e non il contrario (teoria geocentrica o tolemaica), come si era creduto fino allora.







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